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Monti Sibillini – acquatrekking alle Gole del Fiastrone (e all’Infernaccio)

gole del fiastrone - parco dei monti sibillini

Monti Sibillini – acquatrekking alle Gole del Fiastrone (e all’Infernaccio) – Un percorso affascinante sul fiume Fiastra, coi piedi a mollo e il naso per aria, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Da fare con attenzione e non adatta ai bambini sotto i 12 anni

Il fiume Fiastra, dopo aver formato grazie a una diga il Lago di Fiastra, si nasconde in una spettacolare gola da lui stesso scavata nella roccia calcarea, con pazienza, nel corso dei millenni.
La forra (o gola) è bellissima, in alcuni punti le pareti superano i 120m di altezza. Si cammina per lunghi tratti con i piedi nell’acqua fredda e in alcuni punti ci si bagna fino ai fianchi e parlo, ovviamente, della stagione secca.

In certi punti la forra si chiude sopra la testa di chi la visita, in altri si cammina in acqua alta 30/40cm e con una discreta corrente, caratteristiche che possono incutere un po’ di timore e di inquietudine; tenete conto anche che la temperatura dell’acqua è abbastanza bassa e dovendo rimanere a lungo bagnati può prendere freddo.
Per questi motivi l’escursione è poco adatta ai bambini soprattutto se accompagnati da adulti poco esperti.

Un’alternativa più facile: le Gole dell’Infernaccio

Le gole del Fiastrone sono impegnative e piuttosto selvagge. Se cercate un luogo più “family friendly” anche se molto bello potete andare alle Gole dell’Infernaccio. L’escursione è meno impegnativa e non è necessario bagnarsi i piedi grazie agli ausili artificiali che sono stati installati; ovviamente c’è il rovescio della medaglia, l’esperienza sarà meno avvincente a causa della grande affluenza di pubblico.
Scegliete secondo il vostro sentire e le vostre attitudini, in entrambi i casi la natura non vi deluderà!

L’escursione alle Gole dell’Infernaccio è adatta anche a famiglie con bambini.

Consigli

  • Indossare un caschetto da montagna (può andare bene anche un casco da bici se di buona qualità) perché data l’altezza delle pareti anche un sassolino può fare abbastanza male da rovinare l’esperienza
  • Usare i bastoncini da trekking perché è abbastanza facile perdere aderenza e non sempre si vede bene dove si mettono i piedi

Indicazioni

Consiglio di lasciare l’auto presso il cimitero della frazione Monastero e seguire poi l’indicazione per “gole del Fiastrone”, segnavia CAI 342. Prima di arrivare al fiume c’è una lunga discesa, prima tra le querce poi tra i faggi, successione curiosa (siamo a meno di 600m s.l.m.) resa possibile dal particolare microclima della gola. Una volta raggiunto il fiume si comincia a risalirlo e in circa un’ora si arriva al cosiddetto “Riparo delle Monache”, a mio avviso il punto più suggestivo della gola. Il giro, andata e ritorno, dura circa 3 ore.

Dal “Riparo delle Monache” si può scegliere di tornare indietro oppure proseguire il giro prendendo il sentiero per le “Lame Rosse”, completando così il bellissimo anello che comprende anche la “Grotta dei Frati”. Per questa soluzione estesa occorreranno non meno di 6 ore e la partenza consigliata è dalla diga del Fiastrone.
Prima di partire è consigliato informarsi presso gli info-point del Parco sulle condizioni del fiume e del meteo. Monti Sibillini – acquatrekking alle Gole del Fiastrone (e all’Infernaccio)